In questi ultimi anni la situazione culturale riguardo alla parità dei sessi in ambito lavorativo ha sicuramente assunto un ruolo centrale all'interno della società. Sempre di più gli squilibri legati al gender gap e alle quote rose in moltissimi settori hanno tenuto banco e molte aziende si sono attivate (molte altre no) per far sì che il lavoro possa essere un'altro tassello importante aggiunto alla battaglia della parità dei sessi.
Dove sbagliano le imprese?
Il settore del Digital Marketing, in costante e crescente evoluzione, risulta essere un banco di prova importante per le aziende. La realtà dei fatti è che la situazione sta sicuramente evolvendo e una sensibilità importante sul tema è ormai ben diffusa ma la parità dei generi, specie se rapportata a posizione di rilevanza superiore, è ancora ben lontana dall'essere raggiunta. Insomma alle chiacchiere non seguono i fatti.
Molte aziende si limitano alla valutazione del solo distinguo economico e pratico nella scelta dei dipendenti senza tenere conto dell'aspetto legato alla percezione e alla produttività che si ha dell'azienda all esterno. Per spiegarsi meglio: l’inclusività della cultura lavorativa rappresenta uno dei fattori decisivi per l’aumento della produttività lavorativa per circa il 77% delle donne e il 67% degli uomini. Un dipendente che si sente incluso lavorerà meglio e l'azienda a sua volta crescerà sempre di più insieme a lui. Ergo: anche pensando al solo tornaconto economico, in realtà, sottovalutare ormai la cultura lavorativa è un errore. Molte imprese non hanno chiaro questo concetto ed egoisticamente continuano a darsi la zappa sui piedi da sole.
Dove si manifesta il gender gap?
La percentuale di donne laureate in discipline mediatiche e nel campo del marketing e della pubblicità e pressochè pari a quella degli uomini e le donne sono più propense ad iniziare una carriera lavorativa nel settore marketing, con una percentuale del 21% rispetto al 16% degli uomini.
Il gap si manifesta, quindi, una volta avviato l’effettivo percorso lavorativo ed è causato, secondo la totalità degli studi, principalmente dalle incombenze familiari. La cura dei figli in primis, il difficile equilibrio casa lavoro che ne consegue ed ambienti lavorativi poco flessibili sono fra le cause principali che pongono freni alla carriera di molte donne.
La convinzione che diventare genitori possa avere un'importante impatto negativo sulla propria carriera è purtroppo ormai quasi una certezza, in percentuale, per le donne rispetto agli uomini.
Molte aziende continuano a non assumersi il "rischio" ed il costo dell'assunzione di una donna per gli stessi, ingiustificati, motivi di sempre. La flessibilità che dovrebbe partire dalle imprese è fin troppo spesso richiesta solo ed unicamente al dipendente.
Quando il talento supera le difficoltà
Non abbiamo intenzione di dilungarci ulteriormente con lunghi paragrafi statistici contenenti percentuali, numeri e fotografie (comunque più che utili) riguardo alla situazione del gender gap nei vari paesi e nei vari settori. Ci teniamo però, in occasione di questa giornata, ad elencare qui qualche nome di donne che, nel nostro settore, hanno saputo distinguersi e portare avanti la loro professionalità oltre tutto e tutti.
Mari Smith. Tra le maggiori esperte di social media a livello mondiale, oltre alla sua lunga esperienza lavorativa in Facebook ha una brillante carriera di scrittrice.
Ann Handley. Capo di MarketingProfs e autrice del libro bestseller Everybody Writes: Your Go-To Guide to Creating Ridiculously Good Content (entrato nella classifica del Wall Street Journal come uno dei libri più venduti).
Purna Virji. PPCHero l’ha nominata la persona più influente in ambito PPC. Esperta di SEM e SEO, è Senior Manager di Global Engagement in Microsoft, editorialista di Search Engine Land ed è stata inserita tra le 50 donne più influenti del Digital Marketing dalla rivista Voice Search.
Veronica Gentili. Nello scenario italiano è una tra le web marketer principali. Si occupa in particolare di Facebook Marketing ed è Facebook Marketing Expert per AdEspresso e Hootsuite. Ha scritto due libri di successo: Strategie e Tattiche di Facebook Marketing per Aziende e Professionisti (alla quinta ristampa) e Facebook Marketing Plan, tra i libri bestseller di Amazon
Mara Andria. CMO dell’Università Pegaso. Selezionata da Forbes tra i 100 direttori marketing italiani più importanti, vanta anche importantissime esperienze in RAI.
(fonte: Mailup Blog)
Conclusioni e speranze per il futuro
L'augurio ad oggi, 8 Marzo , è che le cose possano continuare a cambiare, in tutti i settori ed in ogni ambito della vita, a partire da quello lavorativo, che è alla base della propria realizzazione come essere umano. I presupposti e l'inizio del cambiamento ci sono, ma serve un grosso atto di divulgazione e diffusione culturale per permettere alla società di poter risolvere uno dei problemi attualmente più grandi che la affliggono e che (attenzione) ha effetti negativi a cascata su ognuno di noi.
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