Nel corso di questo articolo tratteremo un argomento ampiamente dibattuto, ma sempre attuale: Awareness Branding o Brand Awareness. Sai perché è necessaria anche alla tua attività?
Permettimi prima una breve introduzione: qualche giorno fa, passeggiando nel parco vicino a casa, ho captato una conversazione tra due signore riguardo un divano vecchio e logoro, ormai da sostituire. Già menzionando questo complemento di arredo ti è per caso venuto in mente un brand? E perché proprio Poltrone e Sofà?
Sai perché questo avviene? Perché si tratta di un'azienda che negli anni si è consolidata e ha inciso bene il proprio nome nelle menti delle persone, ma non solo. Lavorando sulla propria Brand Awareness, ha fatto in modo di essere riconoscibile. Di essere ricordata.
Come avevamo anticipato nell'ultimo articolo a proposito dell’Influencer Marketing, oggi prendiamo in considerazione la Brand Awareness.
Questo nome dal suono arrotolato, che in italiano traduciamo con notorietà di marca, sta ad indicare appunto il grado di notorietà e fama che un brand riscuote presso un certo pubblico.
Per dirla diversamente, potremmo anche definirla come la capacità di un marchio di rimanere impresso nella mente del suo target di riferimento - ovvero dei suoi potenziali clienti, l'insieme di consumatori tipici del prodotto o servizio che l’azienda propone.
Quando si misura la Awareness Branding di un marchio, viene chiesto ad un gruppo più o meno omogeneo di persone, che dovrebbero rappresentare il target di riferimento, di nominare una serie di brand legati ad un determinato ambito.
Per esempio, se volessimo misurare la Brand Awareness della Barilla, chiederemo al gruppo di nominare una serie di aziende che producono pasta. In seguito, si calcola la percentuale di persone che ha nominato il brand in questione senza l’aiuto di stimoli visivi o verbali, quindi senza alcun suggerimento. E così si ottiene la cosiddetta Unaided Brand Awareness, ovvero la Notorietà di Marca Spontanea.
Nel nostro esempio, dopo l’intervista al gruppo di riferimento, calcoleremmo la percentuale di persone che spontaneamente avranno indicato nel loro elenco proprio il nome Barilla.
Se poi volessimo fare un’analisi ancora più approfondita potremmo calcolare la percentuale di persone che ha nominato come prima voce la Barilla e otterremmo così l’indicatore TOM Awareness, che sta per Top Of Mind Awareness, ovvero il brand che per primo viene in mente al nostro target.
Nel caso in cui, invece, alcune delle persone del gruppo di riferimento – avendo vissuto su Marte negli ultimi 100 anni – non avessero citato la nota marca di pasta, potremmo porre davanti a loro i loghi di alcuni brand produttori di pasta e chiedere loro di indicare quelli che riconoscono.
Calcolando poi la percentuale di persone che riconoscono il logo della Barilla otterremmo l’indicatore Assisted Brand Awareness, ovvero notorietà di brand assistita, in questo caso da uno stimolo visivo.
Quindi, tornando all'incipit di questo articolo e al noto brand di complementi di arredo, l'attività di Brand Awareness non è da sottovalutare: nel caso di Poltrone e Sofà sono stati gli spot pubblicitari televisivi a renderlo uno dei primi marchi nel settore divani in Italia, ma ci sono molti altri mezzi nel mondo del digital marketing. Molto meno costosi e ugualmente efficaci: tutto sta nell’individuare il tuo target di riferimento ed entrare in contatto con lui.
Qui in CreATiva siamo in grado di aiutarti a crescere in questa direzione, in modo che i tuoi potenziali clienti siano sempre Aware del fatto che esisti e che la tua specialità è offrire il prodotto o servizio di cui loro hanno più bisogno in quel momento.
Se vuoi che la tua azienda o il tuo progetto sfruttino al massimo i meccanismi della brand Awareness:
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